In occasione di Fly Future 2022, sarà celebrato il trentesimo anniversario del volo in orbita di Franco Malerba, il primo astronauta italiano, che sarà presente all’evento martedì 24 maggio in occasione del convegno sul tema “Lavorare nello spazio. Il futuro dei prossimi astronauti italiani tra stazioni orbitanti, ritorno sulla Luna e esplorazione di Marte”. Nel luglio del 1992, Malerba partecipò alla missione STS-46 a bordo dello space shuttle Atlantis per il primo volo del satellite a filo Tethered TSS-1.
Nel 1977 la carriera di Malerba virò una prima volta verso lo spazio. Rispose al bando dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per la prima selezione di astronauti europei per le sperimentazioni dello Spacelab. Tra migliaia di candidati, dopo severe selezioni, si qualificò fra i primi quattro finalisti: ma l’ESA, alla prima esperienza con una selezione di astronauti, aveva accettato le condizioni della NASA di reclutare solo tre astronauti per la prima missione Spacelab e Malerba venne escluso dalla competizione europea. Infine ottenne una borsa di ricercatore sempre all’ESA. Anni dopo, nel 1989, si svolse un’altra selezione di astronauti: questa volta era l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che assieme alla NASA progettava il satellite a filo Tethered e cercava colui che sarebbe stato il Payload Specialist, ovvero lo scienziato di bordo responsabile del programma scientifico di quella missione nello spazio. Malerba si presentò e superò nuovamente le selezioni scientifiche e mediche di ASI e NASA. Assunto dall’ASI, venne assegnato al Johnson Space Center della NASA a Houston per l’allenamento al volo spaziale. Nel settembre 1991, fu definitivamente designato Prime Payload Specialist per la missione STS46 - TSS-1.
Il 31 luglio 1992, Malerba decollò da Cape Canaveral a bordo dello space shuttle Atlantis, diventando il primo italiano ad andare nello spazio come astronauta dell’ASI. La missione STS-46, il 150° volo umano nello spazio, era composta da un equipaggio di sette astronauti: Malerba dell'ASI, Claude Nicollier dell'ESA, Loren Shriver, Andrew Allen, Jeff Hoffman, Franklin Chang-Diaz e Marsha Ivins, della NASA. A bordo dello Shuttle Atlantis, trascorsero otto giorni in orbita. Scopo della missione, era rilasciare in orbita EURECA (European Retrievable Carrier), la piattaforma scientifica autonoma recuperabile sponsorizzata dall'ESA, ed effettuare la prima dimostrazione del sistema TSS-1 (Tethered Satellite System).
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